L’impiego di Erlotinib ( Tarceva ) dopo fallimento di Gefitinib ( Iressa ) nei pazienti con tumore polmonare non a piccole cellule non è stato ben definito nella pratica clinica.
Ricercatori giapponesi hanno compiuto un’analisi della letteratura con l’obiettivo di meglio comprendere l’efficacia di Erlotinib dopo fallimento della terapia con Gefitinib.
Sono stati identificati 11 studi, pubblicati tra la fine del 2004 e il 2008 per un totale di 106 pazienti con carcinoma del polmone non a piccole cellule, con malattia progressiva nonostante Gefitinib 250 mg/die.
Questi pazienti ( per il 72,6% donne, per l’85,1% con adenocarcinoma, e per il 75,3% mai fumatori ) sono stati trattati con Erlotinib 150 mg, 1 volta die.
Dopo terapia con Erlotinib è stata osservata una risposta parziale nel 9,9%, una stabilizzazione della malattia nel 18,9%, e progressione della malattia nel 70,8%.
La percentuale di controllo della malattia per Gefitinib ed Erlotinib è stata, rispettivamente, pari al 71,7% e 29,2%.
Nessuna significativa differenza del tasso di controllo della malattia ( 37,5% versus 21,7%; p= 0,1503 ) e della percentuale di risposta ( 6,3% vs 8,7%; p= 1 ) è stata osservata tra i pazienti con mutazioni EGFR e quelli con EGFR wild-type.
La risposta, significativamente differente, alla terapia con Erlotinib è stata osservata nei pazienti che hanno mostrato malattia stabile durante terapia con Gefitinib (p= 0,0095) e in quelli che hanno presentato una sopravvivenza libera da progressione superiore a 6 mesi durante trattamento con Gefitinib (p= 0,00261).
Il rash cutaneo e la diarrea sono state le più comuni tossicità riscontrate.
Dallo studio è emerso che Erlotinib può produrre benefici clinici nei pazienti con malattia stabilizzata per lungo periodo durante terapia con Gefitinib.
Le mutazioni EGFR non sono risultate predittori positivi per la risposta ad Erlotinib dopo insuccesso con Gefitinib. ( Xagena2009 )
Kaira K et al, Lung Cancer 2009; Epub ahead of print
Pneumo2009 Farma2009 Onco2009