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I livelli di troponina non permettono la stratificazione del rischio per i pazienti con embolia polmonare acuta non-massiva


Esiste controversia riguardo all’utilità del test alla troponina per la stratificazione del rischio dei pazienti con embolia polmonare acuta.

Ricercatori spagnoli hanno condotto una revisione sistematica e una meta-analisi della stratificazione del rischio basata sulla troponina dei pazienti normotesi con embolia polmonare acuta sintomatica.

Hanno incontrato i criteri di inclusione 9 studi con 1.366 pazienti.

I risultati aggregati hanno mostrato che elevati livelli di troponina sono associati a un aumento del rischio ( odds ) di mortalità di 4.26 volte ( p=0.125 ).

L’analisi della curva ROC ha mostrato una relazione tra la sensibilità e la specificità dei livelli di troponina nel predire la mortalità generale ( coefficiente di correlazione di Spearman uguale a 0.68; p=0.046 ).

I rapporti di verosimiglianza ( LR ) aggregati non sono risultati estremi ( LR negativo uguale a 0.59; LR positivo uguale a 2.26 ).

I risultati di questa meta-analisi hanno indicato che i livelli di troponina non permettono di identificare i pazienti normotesi con embolia polmonare che sono ad alto rischio di morte da quelli a basso rischio. ( Xagena2009 )

Jimenez D et al, Chest 2009; 136 :974-982


Diagno2009 Pneumo2009


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